Un anello per i miei gattangeli.

La parola “gattangelo” è una meravigliosa invenzione.

Ho una foto di Tigro ripreso in prospettiva con dietro due angioletti di Michelangelo che ho sopra una porta, e sembra anche lui una creatura angelica.

I miei angeli pelosi sono Matilda, tricolore dolcissima ed elegante, Tigro, rosso e bianco gentile e dalla coda a sonagli, Frida, tartarugata vivace e chiacchierina. Li ho tatuati sulla pelle, anche se so di non avere bisogno di simboli per portarli sempre nel mio cuore.

Da oggi sono anche tre papaveri su un anello, meravigliosa creazione di Shari Caviglia. Ho incontrato Shari lo scorso anno a uno dei miei ritiri di Pilates e mi sono innamorata dei suoi gioielli architettonici e floreali. Incredibilmente – o forse poi neanche più di tanto – i ritiri sono un “luogo” in cui finiscono per ritrovarsi persone simili, con visioni della vita simili, con passioni in comune, una comune vena creativa, declinata in modi diversi.

Quando ho visto che tra i suoi progetti aveva anche un anello con i papaveri, uno dei fiori che più amo da sempre, ho avuto un’intuizione. Le ho dato voce dopo mesi, chiedendo a Shari di realizzarne uno con tre papaveri, che potessero rappresentare i miei tre mici. Da quando è arrivato non l’ho più tolto, lo guardo e lo riguardo, sfioro i papaveri uno alla volta, simili ma diversi, ognuno con delle pieghe tutte sue nei petali sottili. Proprio come erano i miei mici, tutti diversi ma con in comune quell’eleganza e magia che sono di tutti i gatti.

Lascio alla voce di Shari il racconto di come è arrivata a realizzare i suoi gioielli.

“Mi sono laureata in architettura a Genova con indirizzo di specializzazione in restauro. Dopo alcune esperienze poco gratificanti in studi professionali ho deciso di reinventarmi completamente andando a studiare oreficeria tradizionale alla Scuola Orafa Ambrosiana e oreficeria digitale al Dama, Milano.

Finiti gli studi ho avuto la fortuna di essere accolta da due orafi genovesi nel loro laboratorio, dove ho potuto fare esperienza e cominciare a sperimentare le mie idee.

Nel Novembre 2019 ho aperto la mia attività, Shari Caviglia Jewels.

Realizzo i miei gioielli mixando le tecniche tradizionali dell’oreficeria con quelle innovative e all’avanguardia come la progettazione e stampa 3D. Mio padre per Natale mi regalò la stampante 3D e l’ho utilizzata da allora per cercare di fondere il mondo dell’architettura e del gioiello.

Per i miei pezzi mi ispiro al mondo dell’architettura e della natura.

La collezione che mi rappresenta di più, che unisce le mie due anime, quella di architetto e quella di orafo, è sicuramente la collezione dei Rolli. I Rolli sono palazzi nobiliari del ‘500 di proprietà di nobili genovesi che accoglievano, a loro spese, i capi di stato in cambio di rapporti commerciali. 

Gli anelli hanno diversi spessori e rappresentano parti diverse dei palazzi come ad esempio il basamento, piano nobile o il tetto e possono essere impilati e combinati a piacere.

Li realizzo in argento 925, ma su richiesta anche in oro 750, in tutte le sue colorazioni.

Creo anche gioielli personalizzati con tema architettonico e floreale.

Adoro realizzare progetti personalizzati perché mi da l’opportunità di creare sempre qualcosa di diverso e di sperimentare tantissimo (da buona gemelli, sono irrequieta, ho sempre bisogno di creare qualcosa di nuovo!) ; in più adoro la condivisione di idee che si crea e il far parte di un momento speciale della vita dei clienti ( un regalo per se stessi per coccolarsi, un regalo di compleanno, di laurea, di anniversario , di matrimonio).

Ad oggi ho il mio laboratorio orafo in via degli Orefici 8/20 a Genova, dove su appuntamento è possibile venirmi a trovare per vedere le collezioni dal vivo.

Sul mio sito internet è possibile vedere e acquistare tutte le collezioni disponibili”. 

Bellissima storia, vero?😃 Anche Shari si è entusiasmata quando le ho parlato dei miei mici e dell’idea su cui mi sarebbe piaciuto lavorare. Voglio condividere con te le loro storie, se ti fa piacere conoscerle.

Matilda era la sorellina di Tigro, gattina tricolore bella come il sole. I fratellini erano sempre insieme, si amavano, giocavano, dormivano uno sopra l’altro. E’ andata via all’improvviso a soli cinque anni, per un malore che mi do la colpa di non avere riconosciuto in tempo. Era la mia bambina, l’avevo desiderata tantissimo; tornare a casa con quel trasportino vuoto è stato talmente inaspettato che Tigro ed io siamo rimasti senza parole per qualche settimana, stretti un abbraccio che durava tutte le notti.

Poi è arrivata Frida a movimentare le nostre vite. Con la sua energia a mille, i suoi gorgoglii, i suoi meravigliosi occhi smeraldo. Me li ricordo, lei piccolissima, Tigro gigante, studiarsi e avvicinarsi poco a poco, diventare amici, dormire insieme. I primi giorni l’avevo tenuta separata in bagno e sembrava fosse passato un tornado.  🤣 Frida è andata via presto, a undici anni, per un tumore di cui ci siamo accorti solo quando era troppo tardi, forse mascherato dal cortisone che prendeva per l’asma.

Tigro è sempre stato un angelo. E ogni tanto mi viene da pensare che in lui c’era una parte del mio papà, anche lui Angelo, anche di nome. Guardarlo era un’esperienza mistica, con la sua eleganza, il corpo longilineo e  la coda lunghissima, con la parte finale  decorata da piccoli cerchi tigrati uno sopra l’altro – per questo “coda a sonagli”. E’ morto nel suo diciottesimo anno, per un’insufficienza renale che si è aggravata fino a diventare fatale. E’ l’unico che abbiamo potuto accompagnare nel suo viaggio verso il ponte dell’arcobaleno.

Oggi le mia vita e quella di Michele sono rese speciali dai nostri bimbi pelosi Vik e Obi. La nostra vita ruota intorno alla loro, e cerchiamo di farli stare meglio che possiamo.

Amarli è facile. Sono creature intelligenti, curiose, istintive, delicate, eleganti; esseri magici, misteriosi e inafferrabili. Li guardo ogni giorno come se fosse il primo, mi sorprendo ogni giorno per la fortuna di averli con me, di poterli guardare, toccare, accarezzare. La magia delle loro fusa è un regalo che investe il cuore di una sostanza dolce, balsamica.

I miei mici mi hanno insegnato che è sempre il momento di dimostrare amore, che l’amore non si dà per scontato ma va detto, sempre, senza aspettare, senza rimandare. Che l’amore va detto tutti i giorni, che essere vivi è una magia e che ogni giorno è un’opportunità per crescere, esplorare, stare bene.

Nella mia infanzia non ho avuto animali. Per i miei nonni contadini erano le “bestie” e al massimo potevano aiutare nel lavoro nei campi e fare guardia alla casa. Tigro e Matilda sono arrivati quando avevo venticinque anni, figli di una mamma tricolore e vissuti per i primi mesi in compagnia di un rottweiler. Ora credo che vorrò avere qualche gatto intorno a me finchè avrò vita. 🙂

Shari mi ha permesso di fissare un momento, di decorare la mia mano con un anello carico di significato, che accompagna quello che mio padre regalò a mia madre quando erano fidanzati. I simboli non servono, ma a volte è bello che ci siano, come le foto di tutti i cari – umani e non –  che non ci sono più e che è bello scorrere per affondare le mani nella terra dei ricordi.

E tu? Hai mai avuto gatti o altri animali? Hai mai avuto voglia di ritrarli in un tatuaggio o in un altro simbolo da portare sempre con te? 💙

_____________________________________________________________

#gatti #cats #gattangeli #micifelici #tigro #frida #matilda #amoigatti #blog #articolo #silvia #arese #ilovepilates #starebene #sharicaviglia #gioielli #sharicavigliajewels #genova #gioelliarchitettonici #tattoo #simbolo #amoreincondizionato