“Il cambiamento avviene attraverso il movimento, e il movimento cura” – diceva Joseph Pilates.
Tutti ci sentiamo occasionalmente stressati o tristi, ma si tratta di sensazioni che hanno la vita breve e scompaiono entro pochi giorni.
Anche se la parola depressione è entrata nell’uso comune per definire alcuni stati d’animo o dei sentimenti di tristezza, la depressione clinica o maggiore, invece, è una condizione duratura e cronica che interferisce con la vita di tutti i giorni, coinvolgendo chi ne è affetto e chi lo circonda. Non è uno stato che può essere allontanato con la sola forza di volontà, nè da un giorno all’altro.💙
E’ stato provato scientificamente che il movimento ha effetti benefici su chi lo pratica non solo a livello fisico, ma anche psicologico, e può essere d’aiuto a tenere lontane ansia e depressione attraverso la pratica costante.
– Cos’è la depressione e quali sono i suoi sintomi.
La depressione è un disturbo dell’umore molto diffuso. Ne soffrono circa 15 persone su 100. E’ più frequente nella fascia d’età tra i 25 e i 45 anni con un’incidenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Ecco i principali sintomi:
– Umore a terra per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni. I sentimenti dominanti sono di vuoto, tristezza, mancanza di scopo.
– Diminuzione di interesse o piacere per quasi tutte le attività che prima erano svolte senza sforzi.
– Aumento o diminuzione significativa dell’appetito, e quindi oscillazioni importanti nel peso indipendenti dall’essere a dieta.
– Insonnia e disturbi del sonno. La scarsa qualità del sonno influisce sulla capacità di svolgere normalmente le attività quotidiane e innesca un circolo vizioso difficile da interrompere.
– Ridotta capacità di concentrazione. Diminuisce la lucidità necessaria per prendere anche decisioni semplici.
– Costanti pensieri di autolesionismo.
Il disturbo depressivo può compromettere la vita di chi ne soffre, rendendo complicate se non impossibili le attività quotidiane; anche mantenere relazioni sociali e affettive diventa difficile.
Le cause della depressione sono varie e complesse. In generale si può dire che le origini della malattia sono molteplici e diverse da persona a persona . Si individuano un fattore biologico – alcuni hanno una maggior predisposizione genetica per questa malattia – e un fattore psicologico – le nostre esperienze possono renderci più vulnerabili ed esposti alla depressione.
Esiste una terapia ampiamente applicata e funzionante, la Terapia Cognitivo-Comportamentale, in cui il paziente fa un percorso di natura psicologica verso la consapevolezza di certi meccanismi che accadono dentro di lei. Questo metodo si accompagna spesso a una terapia farmacologica.
– In che modo il movimento può aiutare?
Usando il respiro.
Il respiro è uno degli strumenti più potenti per calmare la mente ed è usato in molte discipline rivolte alla salute mentale e fisica, dalla Mindfulness allo Yoga. Nel Pilates la respirazione è uno dei principi fondamentali, e ogni esercizio viene svolto combinando gesto e respiro in un fluire armonioso. Quando l’attenzione è concentrata sul respiro, essa tende ad escludere tutti gli altri pensieri che la affollano costantemente (le liste di cose da fare, gli impegni della famiglia e dei figli, i pasti da preparare e i progetti lavorativi da portare a termine…), e si rivolge al nostro interno, si focalizza sul momento presente, sul lavoro muscolare e di tutto il corpo.
Aumentando gli ormoni “della felicità”.
L’attività corporea diminuisce la produzione di ormoni “cattivi” come il cortisolo e stimola la produzione di ormoni “buoni” come le endorfine. Come metodo basato sul movimento, Pilates può migliorare le nostre capacità di rispondere e gestire lo stress, e aumentare la resilienza alle situazioni stressogene.
Migliorando la memoria e la neuroplasticità.
Quest’ultima è la capacità del cervello di modificarsi in base all’esperienza. Il flusso sanguigno stimolato dal movimento migliora l’apporto di ossigeno al cervello, lo rende più efficace nel rispondere agli stimoli esterni mantenendo sotto controllo i livelli di stress, e aumenta le dimensioni dell’ippocampo – la parte del cervello che controlla la memoria.
Praticare Pilates regolarmente può quindi essere un valido supporto alle terapie verbali e farmacologiche, diventando un momento di dialogo con se stessi, di sospensione dei giudizi, di amore per il proprio corpo.
Dico sempre che alcune malattie sono “invisibili” – la depressione, alcuni disturbi alimentari – e spesso chi ne soffre conduce una vita complessa, svolgendo tutte le attività quotidiane ma percependo una sorta di “interferenza” costante.
Se sei qualcuno che soffre di depressione chiedi aiuto, non sentirti in colpa, non abbandonarti alle stigmatizzazioni che spesso la società impone. Non si tratta di “essere pigri”. Si tratta di una condizione patologica a cui vanno date le giuste cure.🙂
Se conosci qualcuno che soffre di depressione, sai quante difficoltà incontra lungo il suo cammino. Più in generale, se alcune malattie sono poco evidenti e chi ti sta davanti ti sembra “normale”, sii gentile. Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla.
💙💙💙
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